MR – GIORNALE ITALIANO DI MEDICINA RIABILITATIVA VOL. 27 – N. 2
41° CONGRESSO NAZIONALE SIMFER
UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE (ROMA)
13-16 Ottobre 2013
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PROTOCOLLO RIABILITATIVO CON SISTEMA AD “IMPULSI BREVI DI TENSIONE
CONTROLLATI DA SOFTWARE” NELLA LOMBOSCIATALGIA E CERVICOBRACHIALGIA
ROSA GRAZIA BELLOMO – ALEXANDRA DI STEFANO – FLORENZO CAPOGROSSO – EMILIO
ANCONA – LAURA DI PANCRAZIO – MARCO SUPPLIZI – RAOUL SAGGINI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “G. D’ANNUNZIO”, CHIETI, ITALIA
Introduzione. Il dolore cronico è definito come dolore persistente o ricorrente, che persiste dopo il
tempo normale di guarigione, o comunque superiore a 3-6 mesi intaccando il well-being del paziente;
rappresenta uno dei problemi sanitari più gravi del mondo industrializzato, riguarda milioni di individui e
costituisce la causa più frequente di sofferenza, invalidità deterioramento della qualità della vita; studi
epidemiologici indicano che il 25-30% della popolazione nei paesi più evoluti è affetta da dolore cronico, e
di questi, da metà a 2/3 presenta un variabile grado di inabilità per periodi di giorni, settimane, mesi o
permanente con elevatissimo costo sociale in termini di assistenza medica, costi indiretti e giornate
lavorative perse. L’incidenza annuale di radicolopatia cervicale è pari a 83 casi ogni 100.000 individui e
circa il 60-90% della popolazione adulta sviluppa lombalgia che per il 10-20% si presenta in forma cronica.
Un unico trattamento antalgico non è in grado di abolire completamente il dolore cronico ed espone più
facilmente il paziente agli effetti avversi ad esso correlati; è pertanto opportuno ricorrere all’integrazione
dell’anelgesia multimodale con un progetto riabilitativo globale. Le terapie più accreditate sono:
laserterapia, terapia infiltrativa, diatermia ad onde corte, elettroterapie, terapia manuale, stretching,
propriocezione. Studi di letteratura hanno messo in evidenza l’efficacia di sistemi di biofeedback
“biologico/molecolare” con Terapia ad impulsi brevi di tensione controllati da software nel trattamento del
dolore cronico in malattie caratterizzate da anomalie nell’eccitabilità del motoneurone. Obiettivo del nostro
studio è stato quello di valutare l’efficacia del trattamento del dolore cronico lombare e cervicale con
impulsi brevi di tensione controllati da software con sistema So.Co.Short con modalità applicativa
innovativa degli elettrodi.
Materiali e Metodi. Valutati e trattati 39 soggetti con Lombosciatalgia di età compresa tra 28 ed 80
anni (età media 57; 15M 24F) e 30 soggetti con Cervicobrachialgia di età compresa tra 31 e 80 anni (età
media 53; 11M 19F) che presentavano sintomatologia cronicizzata (“dolore malattia”) da almeno 12 mesi.
Criteri di inclusione al trattamento erano: età maggiore di 18 anni, dolore presente da oltre 12 mesi, livello di
dolore pari almeno a 3 su scala VAS, consenso informato, Criteri di esclusione erano: gravidanza,
pacemaker, non autosufficienza nelle ADL e IADL, grave deterioramento cognitivo, patologie con prognosi
infausta a 6-12 mesi. Tutti i soggetti hanno effettuato 10 sedute di trattamento. Nel gruppo Lombosciatalgia
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29 pazienti sono stati sottoposti a terapia a giorni alterni, 10 pazienti hanno effettuato lo stesso numero di
sedute ma con frequenza giornaliera. Nel gruppo Cervicobrachialgia 20 pazienti hanno effettuato terapia a
giorni alterni e 10 pazienti con frequenza giornaliera. Ciascuna seduta ha avuto una durata di 31 minuti nel
gruppo Lombosciatalgia e 27 minuti nel gruppo Cervicobrachialgia. In tutti i soggetti è stata applicata una
modalità di distribuzione topografica degli elettrodi innovativa ed originale. Tutti i soggetti sono stati valutati
mediante Scale di Valutazione specifiche per patologia e misurazione miometrica delle caratteristiche
reologiche muscolari ad inizio T0 e fine ciclo di trattamento T1 e misurazione soggettiva del dolore
mediante scala VAS dopo ogni seduta.
Risultati. In tutti i soggetti si è ottenuta una riduzione statisticamente significativa (p<0.05) del livello
di dolore su scala VAS dopo ciascuna seduta. Nel dettaglio, per quanto concerne i soggetti affetti da
lombosciatalgia che effettuavano terapia a giorni alterni, si è riscontrato dolore medio pari a 7.2±2.3 a T0 e
a 1.9±2.3 a T1; nei soggetti affetti da lombosciatalgia che effettuavano terapia giornaliera si è evidenziato
dolore medio pari a 7.6±2.3 a T0 e pari a 2.7±3.1 a T1. Nei soggetti affetti da cervicobrachialgia che
effettuavano terapia a giorni alterni si è riscontrato dolore medio su scala VAS pari a 6.8±2.7 a T0 e 1.9±2.5
a T1; nei soggetti affetti da cervicobrachialgia che effettuavano terapia giornaliera è stato registrato dolore
medio su scala VAS pari a 6.3±1.9 a T0 e 2.8±2.8 a T1. Il punteggio ottenuto nel questionario Oswestry
Disability Index nel gruppo Lombosciatalgia che effettuava terapia a giorni alterni si è ridotto mediamente
dal 50% al 8% e nel gruppo Lombosciatalgia sottoposto a trattamento giornaliero dal 46% al 6%. Il
punteggio del Neck Disability Index si è ridotto dal 54% al 12% nel gruppo che effettuava terapia a giorni
alterni e dal 52% al 12% nel gruppo che effettuava terapia giornaliera; in tutti i soggetti si è riscontrato
miglioramento nello stato di stiffness, tono ed elasticità muscolare.
Conclusioni. I risultati descritti dimostrano l’efficacia del sistema utilizzato e la sovrapponibilità delle
due diverse modalità operative nella riduzione della sintomatologia dolorosa e della disabilità correlata al
dolore cronico in soggetti con radicolopatia cervicale e lombare.
Bibliografia
- American Society of Anesthesiologists, 2002
- Siddall PJ, Loeser JD. Pain following spinal cord injury. Spinal Cord. 2001 Feb;39(2):63-73.
- Jin F, Chung F. Multimodal analgesia for postoperative pain control. J Clin Anesth. 2001
Nov;13(7):524-39.
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